Ho scoperto questo fotografo da un interessante articolo su Repubblica Cultura. Mi sono voluto informare ed in effetti c’è poco in giro che lo racconta. Alcuni siti, tutti stranieri e poche informazioni. Manca anche la pagina wikipedia.

Karlheinz Weinberger ha iniziato a scattare nei weekend e di notte mentre di giorno lavorare come magazziniere presso l’azienda Siemens. Nato il 10 giugno 1921 e muore a Zurigo, Svizzera il 10 dicembre 2006 era uno spilungone magrissimo e riservato che per buona parte della sua vita ha vissuto con la madre in un piccolo appartamento.

Da autodidatta da ragazzino imparò a fare fotografie, dopo la seconda guerra mondiale entrò in contatto con Der Kreis una rivista Svizzera pubblicata dall’inizio degli anni 30 che si occupava di temi legati al lesbismo.

La rivista, pubblicata fino agli anni 60, passò ad occuparsi del mondo degli uomini, li iniziò a pubblicare le sue fotografie con lo pseudonimo di Jim.

Si occupò per anni di un lavoro sugli halbsarke inteso come adolescente problematico e rissoso. Nella sua vita però per la sua omosessualità e frequentazioni fu inserito dalla polizia della Germania dell’Est nella lista nera che era però chiamata all’epoca, in maniera disprezzativa, pink list.

Tra i suoi negativi sono usciti fuori tanti scatti di suoi viaggi soprattutto nel sud dell’Italia. Si pensa che per fare pratica Weinberger amasse andare a scattare nei cantieri ritraendo gli operai al lavoro. Anche nel suo viaggio a fine anni 50 in Italia ha documentato con scatti il mondo e i soggetti che incontrava. Era in questi viaggi in cerca di soggetti come li aveva conosciuti nei film di Visconti e Pasolini.

Da fotografo si immergeva in ogni situazione per esserne avvolto però rimanendone fuori senza esserne coinvolto.

Sono usciti alcuni libri su di lui e i suoi lavori, riporto un paio di titoli (acquistabili su amazon.it) :

2020 – Karlheinz Weinberger: Photographs: Together & Alone
2017 – Karlheinz Weinberger: Swiss Rebels